venerdì 16 gennaio 2015

Il Paradiso e l'Inferno? Entrambi in vita

Non abbiamo bisogno di pensare ad un paradiso dopo la morte; in vita abbiamo a che fare con socialità ed altrui giudizio: le nostre azioni ci premiano o puniscono direttamente trasformando la nostra vita in inferno o paradiso in tempo reale.
Se amerai in maniera disinteressata sarai amato e vivrai il tuo paradiso per tutta la tua personale eternità.
L'inferno ed il paradiso sono in terra, abbassa lo sguardo, conosci chi ti circonda ed inizia a vivere, possibilmente ballando...

AV

lunedì 12 gennaio 2015

Vita dopo la morte: possibilità o atroce puttanata?

Agli albori dell'umanità vi erano innumerevoli interrogativi a cui l'uomo non aveva risposte.
La ricerca scientifica non aveva strumenti, gli eventi naturali a volte incuriosivano, a volte spaventavano e le fantasiose risposte creavano grotteschi mondi in cui Dei dalle fattezze umane o animali governavano vari ambiti del sentimento o della natura.
Nei millenni l'uomo è cresciuto andando a sostituire ciò che prima era semplicemente "magia" con una spiegazione scientifica, dimostrabile e replicabile, in cui l'ignoranza veniva sostituita dalla conoscenza, Dio dalla scienza.
La Dea ignoranza trova purtroppo ampio spazio in ciò in cui l'uomo non riesce ad accettare le risposte della scienza: la morte.
L'uomo non accetta la fine della sua esistenza, non accetta che la morte del suo corpo possa coincidere con la morte del suo pensare, inventa il concetto di anima e lo fa sopravvivere al corpo in un' esistenza eterna in cui si raccoglieranno fino alla fine dei tempi i frutti seminati in vita.
Ma noi l'anima non possiamo vederla, ogni medico o scienziato l'ha cercata, ogni religione ha spiegato che è invisibile, l'ha posizionata lontana, oltre le nuvole, dove non potevamo vederla; poi l'uomo è arrivato sul monte Olimpo e non ha trovato Dei, è andato oltre le nuvole e non ha trovato il paradiso, è andato nella profondità di terra ed oceani e non ha trovato l'inferno.
Allora i sacerdoti hanno raccontato agli uomini che il luogo in cui vanno a rifugiarsi le anime non è raggiungibile, non è visibile, ma esiste, fidatevi che esiste, ed è un mondo fatto di premi e punizioni; in ogni religione devi fare ciò che dicono i sacerdoti per essere premiato, altrimenti sarai punito, per l'eternità...
Ma riflettiamo su questo: chi crede in una esistenza ultraterrena, insieme ai propri cari, totalmente influenzata dalla rapida comparsa terrestre (pensate ad un neonato che muore: 1 giorno sulla terra, l'eternità ultraterrena) penso parta dal presupposto di portarsi dietro l'esperienza della vita terrena, i ricordi e le emozioni che l'hanno caratterizzata, l'immagine del corpo che ha contenuto la nostra anima, molto semplicemente anche solo per potersi scopare le vergini promesse.
Ma quali sono le conoscenze di un infante nell'eternità, come può rapportarsi con un uomo che ha vissuto 80 o 100 anni, in un epoca diversa, le esperienze ultraterrene non sono viste in alcun modo come proseguimento di esperienze e coscienze, ma fissate in un eterno stato di estasi o sofferenza, come poter pensare che questo possa funzionare?
Come inquadrare poi la dipendenza che la nostra consapevolezza/anima ha con la fisicità del nostro cervello? Se io cado, batto la testa e perdo la memoria, quando morirò la riacquisterò per l'eternità? Un malato di Alzheimer che vede i sui ultimi anni di vita in parziale o totale inconsapevolezza, che non riconosce più i suoi cari, che non è più in grado di esprimere o concepire un pensiero, in che modo e cosa di lui verrà riportato nell'aldilà?
Purtroppo ciò che chiamiamo anima è una consapevolezza di noi stessi, è una organizzazione del nostro corpo in gesti, azioni e sentimenti, esattamente come qualunque altro essere vivente, chi di voi potrebbe asserire che il vostro cane o il vostro gatto, come il vostro pesciolino rosso, non abbiano un concetto di anima simile al nostro?
Non è una visione triste dell'esistenza, affatto, è semplicemente il riportare sull'adesso ciò che pensiamo possa essere il paradiso eterno, esistono persone malate e felici, sane e tristi, povere e felici, ricche e tristi, la felicità è nella socialità, nella famiglia, nel rapporto con il prossimo, nel far del bene perché è giusto, non per avere un premio ultraterreno; il bene disinteressato offre vantaggi immediati nella vita terrena.
La promessa di una vita ultraterrena legata ad azioni obbligatorie terrene (preghiera, indulgenze, cintura esplosiva etc.) sono semplicemente vili azioni di strumentazione di massa, è il sacerdote che manovra l'ignorante tramite la paura o inconsistenti promesse, in ogni religione, in ogni tempo, in ogni luogo.
L'uomo non ha bisogno di credere nelle favole, la realtà delle cose è più viva, più interessante, è la vera strada verso la felicità individuale e collettiva.
Giusto che qualcuno ci porti verso la consapevolezza collettiva, azioni di bontà e condivisione verso il prossimo; da condannare i sacerdoti che spingono poveri imbecilli verso atti spregevoli in forza di un pensiero superiore, che è semplicemente la peggior truffa perpetrata dall'uomo contro l'uomo.
Nessuno ha bisogno di ciò; è pericoloso, è dannoso, l'esigenza di un'idea di vita ultraterrena è l'equivalente di dare il ciuccio ad un infante: il genitore è contento perché il bambino (ingannato da una finta tetta) non piange, ma quando il genitore proverà a togliere il ciuccio al bambino, questo si dispererà nella certezza di non poter vivere senza; se l'infante non avesse mai avuto il ciuccio, seppur nella maggior difficoltà immediata del genitore, non lo sentirà come indispensabile da bambino.
Toglietevi il ciuccio ed iniziate a vivere da adulti, i vostri sacerdoti vi stanno propinando parole dette da uomini per ingannare altri uomini, Dio non ha mai parlato a nessuno, per il semplice motivo che non esiste alcun Dio e, se esistesse, sarebbe impegnato a seguire gli oltre 93 miliardi di anni luce di universo anziché un nanogranello di spocchiosi umani.

"Coloro che riescono a farti credere in assurdità, possono farti commettere delle atrocità" Voltaire


AV

giovedì 8 gennaio 2015

Fuck believers!

You are the cancer of humanity, since he was born the concept of religion has been given to man an excuse to commit acts vile.
Almost all wars sprang for religious reasons and those who were born to different causes have been made more grim by religion.

The arrogance of a 'chosen people' worthy of a 'promised land', the persecutions of all against all, the ghettos, the war in the Balkans, the situation in Africa, China and Tibet.
Every religion teaches that man is superior to woman, the unbeliever is to forge an imbecile, a believer in another religion is an enemy to fight.

Every religion creates more hate than love, more differences than similarities, no matter what the initial message.
Stupid puppet pushed to perform heinous acts in the name of a pathetically ancient dogma, largely outclassed by human knowledge, operated by ruthless and interested skilled puppeteers.

The Christian religion, flagship of the society in which I grew up and the Western mentality, bases its existence on the interpretation of a book in which an angry god expresses aberrant values now for the modern world, does not condemn slavery, asks a man kill his son, drives a man to invite a crowd to rape his daughters for the defense of an angel; how can we expect to be able to fit modern interpretations of all this?

The Christian religion, the lighthouse in fact, does not make direct and obvious abominations against humanity alone 70 years, 3% of its history.
Maybe we missed something in art, but we would have gained considerably in human dignity.
We could dedicate ourselves to describe love, combat hatred, dissolve resentments; without religion is easier, everything is thinking and feeling, feeling and reasoning, without a dogma so full of meaning can erect a wall between people.

Living in the promise of eternal survival presumptuous otherworldly rich rewards or punishments based on what they tell you have to do is vote for the most ridiculous election promise of human history.
We can live together, in the world, helping us, not because there is a God that can look and reward us, but simply because it is right, it is obviously right!
We can establish fair rules, to improve all of us in respect of their own individuality in the community.

To believe or not to believe it is not a choice of convenience, not a something that does not reflect, now we know the value of a human life, we have international aid programs, multinational corporations with codes of conduct as thick as phone books, we know the value of freedom, and we accept the need to pursue activities in the contribution of the company; we are able to establish a "constitution" universal, that draws its content from the concept of civilization of any country holding firmly, however, the concept of absolute equality between individuals.

All of you who think you believe in a god more relaxed, you declared believers even if you have never reflected fully, sometimes you go to church not to upset the family; all of you are still feeding all this, you are broadening the base and the power of something that deserves simply and in a few years of being reduced to seven of crazy nostalgic.
Stop it! Do not need it, attacks the brain and live your life!

AV

mercoledì 7 gennaio 2015

Fottuti Credenti!

Siete il cancro dell'umanità, da quando è nato il concetto di religione è stata data all'uomo la scusa per compiere gli atti più vili.
Quasi tutte le guerre sono scaturite per motivi religiosi e quelle che sono nate per cause differenti sono state rese più truci dalla religione.
Dalla supponenza di un 'popolo eletto' meritevole di una 'terra promessa', le persecuzioni di tutti contro tutti, i ghetti, guerra nei Balcani, situazione africana, Cina e Tibet.
Ogni religione insegna che l'uomo è superiore alla donna, il non credente è un imbecille da forgiare, un credente in un altro culto è un nemico da combattere.
Ogni religione crea più odio che amore, più differenze che uguaglianze, a prescindere da quale fosse il messaggio iniziale.
Stupidi burattini spinti a compiere atti atroci in nome di un pateticamente vetusto dogma, ampiamente surclassato dalla conoscenza umana, manovrati da spietati ed interessati abili burattinai.
La religione cristiana, faro della società in cui sono cresciuto e della mentalità occidentale, basa la sua esistenza sull'interpretazione di un libro in cui un dio collerico esprime valori ormai aberranti per il mondo moderno: non condanna la schiavitù, chiede ad un uomo di uccidere suo figlio, spinge un uomo ad invitare una folla a stuprare le sue figlie per difesa di un angelo; come possiamo pensare di poter incastrare moderne interpretazioni di tutto questo?
La religione cristiana, il faro appunto, non commette diretti ed evidenti abomini contro l'umanità da soli 70 anni, 3% della sua storia.
Forse avremmo perso qualcosa in arte, ma ne avremmo guadagnato notevolmente in dignità umana.
Potremmo dedicarci a descrivere l'amore, combattere l'odio, dissolvere i rancori; senza religione è più facile, tutto è ragionamento e sentimento, sentimento e ragionamento, senza che un dogma così carico di significato possa erigere un muro tra le persone.
Vivere nella promessa di una presuntuosa eterna sopravvivenza ultraterrena ricca di premi o punizioni in base a ciò che vi dicono dobbiate fare è votare per la più ridicola promessa elettorale della storia dell'umanità.
Possiamo vivere insieme, nel mondo, aiutandoci, non perché c'è un dio che possa guardarci e premiarci, ma semplicemente perché è giusto, è evidentemente giusto!
Siamo in grado di stabilire regole eque, di migliorare tutti noi nel rispetto della propria individualità nella collettività.
Credere o non credere non è una scelta di convenienza, non è un qualcosa su cui non riflettere, ormai sappiamo il valore di una vita umana, abbiamo programmi internazionali di aiuti, imprese multinazionali con codici di comportamento spessi quanto guide telefoniche, sappiamo il valore della libertà ed accettiamo la necessità di svolgere attività a contributo della società; siamo in grado di stabilire una "costituzione" universale, che tragga i propri contenuti dal concetto di civiltà di ogni paese tenendo ben fermo però il concetto di eguaglianza assoluta tra gli individui.
Tutti voi che pensate di credere in un dio più rilassato, vi dichiarate credenti anche se non ci avete mai riflettuto appieno, andate qualche volta a messa per non scontentare la famiglia; tutti voi state comunque alimentando tutto questo, state allargando la base ed il potere di un qualcosa che merita semplicemente ed in pochi anni di ridursi a sette di pazzi nostalgici.
Basta credere! Non ne hai bisogno, attacca il cervello e vivi la tua vita!
AV