mercoledì 19 febbraio 2014

Io credo in Renzi (o almeno ci spero...)

Premessa dovuta: non ho mai votato PD in vita mia e non siamo sotto elezioni, quindi le mie considerazioni sono esclusivamente quelle di un cittadino informato che ha interesse al corretto funzionamento del sistema Italia senza anacronistiche tifoserie politiche.
Non sono mai stato abituato a farmi idee in politica basandomi sui titoli dei giornali; la politica per me è una passione, nata alla soglia del mio diritto al voto, sfociata prima in un impegno attivo in cause in cui credevo per poi finir sommersa da una disillusione direttamente proporzionale al mio conoscere personalmente gli attori della scena politica nazionale.
Ho avuto la fortuna di confrontarmi, seppur in giovane età, con i leader di diversi partiti, senza mai farmi troppo condizionare, per poi capire che non c'era posto per le mie idee sotto alcun "cappello" di partiti o movimenti che contassero qualcosa in Italia.
In quest'ottica ho sempre seguito, ormai da spettatore, ogni dichiarazione, ogni fatto, ogni disillusione propinata dalla politica ai cittadini, ogni parola vuota che sai non porterà a nulla ancora prima che venga pronunciata.
In questo clima ho seguito con curiosità la nascita del fenomeno Renzi, riconoscendo in lui alcune caratteristiche che mi hanno affascinato in quanto da me altamente condivise; prima tra tutte il ritorno al dialogo, l'abbassare gli aculei tesi verso correnti di pensiero differenti ad esclusivo vantaggio di un arido muro contro muro, ma il soffermarsi sulle singole questioni nella convinzione di poter arrivare a regole giuste in una democrazia moderna.
Renzi ha dichiarato di voler fare il premier, ma solo dopo un passaggio elettorale che lo legittimi a farlo in quanto segretario del maggior partito del paese; poi il disastro della legge elettorale, la sentenza tanto attesa della corte costituzionale che riporta l'Italia ad un proporzionale puro.
Inutile andare a votare con la legge elettorale in vigore, gli schieramenti perderebbero/guadagnerebbero pochi punti percentuali, le facce sarebbero le stesse, nessuno avrebbe una maggioranza tale da uscire dalle logiche delle larghe intese, avremmo semplicemente perso tempo e speso un sacco di soldi per ritrovarci al via.
Da quando è stato eletto segretario del PD abbiamo assistito ad un cambio di ritmo con massima priorità alla riforma della legge elettorale, in pochi giorni è andato a parlare con l'acerrimo nemico Mr. B., è arrivato ad un testo base non perfetto, ma rapidamente perfettibile e condiviso, e l'ha portato alla discussione in aula mettendo in pratica ciò che fino ad allora erano solo parole: "facciamo presto!".
Il bello di Renzi è che non ha mai insultato nessuno; è stato più duro con il suo stesso partito piuttosto che con gli avversari politici e mentre "la casta" è impegnata a calcolare quanti voti in più o in meno potrebbero prendere con questa o quell'alleanza, lui ha continuato ad insistere su ciò che era realmente importante: una legge elettorale per poter tornare al voto e trovare alla fine un vincitore che possa governare da solo.
Il governo Letta ha deluso, non ha mai avuto carattere, ha proseguito la decennale tradizione della scarsa mobilità e dei seggiolini ministeriali ceduti per fini politici a gente immeritevole (es. Cancellieri), ed è per questo che è stato sfiduciato dal suo stesso partito in maniera ancora estremamente gentile.
Il governo del paese non è un qualcosa per cui fare il figo con gli amici, è un onore se ruolo svolto con onore, ma innanzitutto è una responsabilità e Renzi questo sembra averlo capito.
Chi ha seguito pedissequamente gli eventi sa che il peggior nemico del PD è sempre stato il PD stesso, nessun partito ha correnti tanto differenti ed astiose al suo interno; Letta è stato sfiduciato dal PD stesso e non da Renzi come singolo seppur nelle veci di segretario.
Il presidente del consiglio è un direttore d'orchestra che detta il ritmo ed il ritmo dettato da Renzi è particolarmente serrato; come in un orchestra i singoli musicisti (ministri) devono essere scelti tra persone che condividano la voglia di fare ed i tempi del direttore; Renzi ha persone valide intorno a lui e non dubito possa presentare un team di governo particolarmente efficiente ed innovativo.
Per la prima volta da quando seguo la politica ci troviamo davanti ad un individuo in grado di dialogare con tutti, senza pregiudizi, che possa riportare come centrale la questione delle idee e non dell'appartenenza politica, ben conscio che su ogni proposta troverà gruppi di appoggio eterogenei e non potrà accontentare tutti. Con una maggioranza dinamica avrà la possibilità di non scendere a compromessi; i tempi dichiarati sono stati un incredibile azzardo, tranne il criminale Mr.B. nessuno aveva mai dichiarato obiettivi tanto ambiziosi in tempi tanto ristretti; se non ci riesce male che vada si va ad elezioni, ma crolla Renzi portandosi dietro tutto il PD e buona parte d'Italia.
Leggendo solo i titoli dei giornali (che si stanno divertendo a creare zizzania anche dove zizzania non ce n'è) sembra di trovarsi di fronte all'ennesimo colpo di stato, ma in realtà la soluzione Renzi è la più rapida, è il tentativo meno dannoso di cambiare veramente le cose e se riuscirà a fare anche solo la legge elettorale sarà un grande risultato che i suoi predecessori per incapacità o mancanza di volontà non sono riusciti a raggiungere.
Non ho mai votato PD, ripeto, ma mi piace ancora credere che qualcuno possa realmente prendersi carico delle fatiche del governo con i giusti ideali e le energie che la disastrosa situazione italiana richiedono.

In bocca al lupo Italia

AV

lunedì 17 febbraio 2014

Un mio vecchio articolo politico a cui sono affezionato - Berlusconi è decaduto, e ora?

Berlusconi è finito, e ora? 
Sembra che finalmente il popolo italiano sia riuscito a liberarsi di Berlusconi, non possiamo ancora esserne certi, mr. B. ci ha abituati a colpi di scena che vanno oltre ogni previsione o fantasia, ma ormai il destino sembra scritto con inchiostro indelebile. Non riesco a provare per l'uomo la compassione che meritano gli sconfitti, non riesco a non provare piacere per l'umiliazione di un affidamento ai servizi sociali che lo sottopongano ai lavori più umili, seppur da quasi ottuagenario, in un dantesco contrappasso rispetto all'arroganza con cui si è rapportato verso i suoi collaboratori, verso gli avversari, gli italiani, il mondo. L'Italia ne esce martoriata, come un corpo che, finalmente sconfitto il cancro, deve fare i conti con i danni provocati dalla malattia e dalle cure, debole, ma vivo. Alla guida del paese abbiamo ora due leader che sono riusciti a fare ciò che andava fatto: Napolitano e Letta; non avevano alternative per non cadere nel ridicolo, sono riusciti a combattere il Cavaliere (titolo che spero gli venga revocato come giusto che sia) nel momento in cui era più debole, quando il fianco è stato scoperto dai suoi fedelissimi per lasciare spazio al fendente che da troppi anni doveva essere sferrato. I suoi fedelissimi, ormai meritevoli anche loro di pubblica umiliazione in quanto da troppo tempo piegati al padre padrone in dichiarazioni imbarazzanti non solo per un politico, ma anche per un umile cittadino dotato di un minimo di senso logico e dignità. La sinistra poi, in eterna lotta interna, complice di mr. B. forse in maniera diretta, forse semplicemente per manifesta impotenza e codardia, ma chi più della sinistra, con ampio consenso popolare, poteva opporsi e rendere pubbliche le enormi ingiustizie che si perpetravano a palazzo. Se rimaniamo nella buona fede, si tratta di incapacità, ed un incapace non merita di occupare posti nella gestione della Res Publica. Fenomeno Grillo, un movimento che nasce per protesta con un principio di trasparenza e sembra di più una dilettantesca tirannia, che tra i punti fondamentali sottoscritti dagli aderenti ha bisogno di annoverare il rifiuto del termine 'onorevole' ed il contrasto alla TAV, il primo punto stupido in quanto saremmo tutti fieri di avere veri 'onorevoli' ad occupare le sedie del transatlantico, la seconda assurda e dittatoriale in quanto non dipendente esclusivamente dall'Italia, punto con ampie discussioni pro e contro ed in ogni caso problema di evidente marginalità nell'attuale contesto. I partiti non esistono più, non hanno più senso di esistere, gli italiani dovrebbero semplicemente tornare ad un dialogo basato su buon senso, a leggi volte non ad una risonanza mediatica in continua campagna elettorale, ma che stabiliscano regole giuste per ogni cittadino nel rispetto di una costituzione che contiene tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Dalla nostra costituzione si possono desumere le cosiddette 'intenzioni del legislatore', ma troppo spesso ci troviamo a discutere di giurisprudenza: tolta la manifesta infondatezza della incostituzionalità della 'legge Severino' perchè non ci chiediamo quale costituzione potrebbe prevedere la permanenza di un criminale alla guida di una nazione? La soluzione a mio avviso è quella di smettere di descrivere il nostro bel paese sottolineando le storture e giustificandole con la natura dell'italiano medio, ma iniziare a descrivere il mondo che vorremmo, condividere un modello, ascoltando tutti coloro che hanno un contributo utile al suo perfezionamento ed iniziare a realizzarlo, ogni cittadino per ciò che può fare, seguendo un principio di contributo alla società secondo le proprie disponibilità che è ben radicato in ogni virgola della nostra costituzione.
In bocca al lupo 
AV

martedì 11 febbraio 2014

Il Bello del web: Voglia di scrivere, semplicemente....

Se hai voglia di scrivere scrivi! Semplicemente, questo è il bello del web; ti permette di scrivere, per te stesso, ma con la possibilità che qualcuno ti legga, se vuole, senza dover andare in giro regalando piccole tirature di un volumetto, che ci tenevi proprio a pubblicare, agli amici più stretti, alle persone che stimi nella speranza che lo leggano che gli piaccia che ti spingano a continuare.
Questo è il senso del perché ho deciso di registrare un un Blog, senza alcuna velleità di essere letto, condiviso o criticato.
Negli ultimi giorni ho provato a raccogliere anche dei miei post su FB, alcuni non hanno molto senso se non contestualizzati, ma è più un archivio personale di miei pensieri in ordine non cronologico.
Sono pensieri appuntati e trascritti di giorno e di notte, dal 2009 ad oggi, nel frattempo ho avuto amori piccoli e grandi, successi e fallimenti, una vita che difficilmente sarebbe potuta essere più piena, rileggendoli mi fa piacere riscoprirmi sempre sereno.

AV