lunedì 4 luglio 2016

Bisogno di credere in qualcosa? In realtà è solo bisogno di parlare con qualcuno...

Da ormai più di 10 anni mi arrovello su quello che mi viene costantemente proprinato come "bisogno di credere dell'uomo", è il punto di arrivo di molte mie discussioni sul danno che le religioni provocano all'umanità; è ciò che da anni mi viene risposto portandomi in un cul de sac, anche perchè io non ho alcun bisogno di credere e mi risulta difficile capire come mai alcuni abbiano questo bisogno, da dove derivi, cosa significhi e se sia un bisogno reale.
Poi ho iniziato a conoscere meglio le persone, tante persone, e penso di essere alfine arrivato ad una conclusione: il bisogno di credere deriva da un semplice bisogno dell'uomo di comunicare pensando di essere ascoltato, anche se non c'è nessuno. Semplicemente questo, il minimo comun denominatore di tutte le credenze è che ci sia qualcuno o qualcosa di invisibile che ci ascolta più o meno in continuazione e magari ci da dei segnali che interpretiamo a nostro modo.
Nel bisogno di parlare c'è dio, ci sono le sedute spiritiche, c'è la lettura delle carte come i riti satanici, parliamo con qualcuno che ci ascolterà ogni volta ci rivolgeremo a lui, perchè semplicemente non esiste. Nessun uomo o donna al mondo vorrebbe sentire le nostre lagne, ad un dio possiamo confidare i nostri più reconditi segreti, tanto li sa già, possiamo chiedere cose impossibili da ottenere da altri uomini; attraverso una medium possiamo parlare con cari estinti, poveri noi imbecilli, per non parlare poi di ciò che il cosmo può dirci attraverso la lettura dei tarocchi o dei fondi di caffè.
Poi ti rendi conto che parli, parli, parli, ma nessuno risponde, allora nei secoli l'uomo ha reso più complesse e ben codificate le cerimonie, arricchite di paramenti ed inutili frasi; i sacerdoti hanno spostato l'attenzione dei fedeli alla sontuosità e rigore della cerimonia, solo per coprire e far dimenticare la totale mancanza di risposte.
Il mago ingegnere della fuffa acchiappa allocchi Erone di Alessandria è stato il primo a creare ingegnose "risposte" ed effetti speciali per impressionare i partecipanti alle cerimonie, poi c'è il sangue di San Gennaro, le madonne che piangono, ma alla radice di tutte le credenze c'è sempre e solo una esigenza vera umana, quella di aver bisogno di qualcuno con cui parlare, semplicemente...
Alberto Valas