Servizi di Cittadinanza
Premesse
negli ultimi mesi ci sono state molte discussioni riguardo al reddito di cittadinanza che ne hanno mostrato le difficoltà gestionali con il rischio di inficiare le ottime intenzioni della norma; in particolare:
- aventi diritto con autocertificazioni o verifiche di reddito, patrimonio liquido, patrimonio immobiliare, numero figli, composizione nucleo familiare, etc
- lavoro nero dei richiedenti RDC
- eventuale recupero delle somme quando incassate da non aventi diritto
- modalità erogazione (postepay)
- modalità utilizzo somme (cibo, pannolini, bollette, ma non tv nuovo da Mediaworld) con difficile controllo relativo
- alla fine dei 2 anni senza aver trovato lavoro fine del contributo e cittadino nuovamente nei guai
Dopo alcune discussioni in diversi ambiti penso che la proposta più gestibile, economica per la collettività e di vero supporto alla popolazione indigente possa essere offrire una serie di Servizi di Cittadinanza.
I Servizi di Cittadinanza
Se entriamo nella quotidianità di un singolo od una famiglia indigente o che sta andando verso la crisi lavorativa possiamo individuare alcune ben chiare esigenze ed offrire un aiuto concreto e diretto in diversi ambiti:
Utenze
I punti su cui si può immediatamente e facilmente intervenire sono le utenze, per una famiglia in crisi la priorità è di non farsi staccare la corrente e di avere acqua nei rubinetti; pagare le bollette è obbligatorio per poter mantenere una vita dignitosa.
A tal fine lo Stato Italiano potrebbe prendersi carico delle utenze di chi non riesce a pagare la bolletta dell’acqua e della luce:
- acqua: potrebbe essere fissata una quantità di consumo di acqua gratuita per gli utenti, cioè un appartamento pagherà solo l’eccedenza dell’acqua consumata oltre un minimo garantito e gratuito per legge.
- Elettricità: molto semplicemente nel momento in cui non viene pagata una bolletta l’Enel di turno, anziché spegnere il contatore da remoto, ridurrà la potenza erogata ad 1,5Kw, insufficienti per alimentare contemporaneamente lavatrice, lavastoviglie, tv e forno, ma sufficienti per una vita dignitosa ed al risparmio. Lo Stato pagherà a fornitori di energia elettrica le utenze di cui sopra selezionando prioritariamente i produttori con la più alta percentuale di generazione da fonti rinnovabili.
Cibo ed altri complementi per la vita
Ci sono molte situazioni in cui a saltare pasti non sono solo famiglie che avrebbero diritto al reddito di cittadinanza: abbiamo pensionati minimi, studenti fuori sede, famiglie in crisi temporanea che faticano ad arrivare a fine mese.
Per tutti i cittadini italiani proporrei che i supermercati con superficie di vendita superiora a 300mq siano obbligati, per ottenere e mantenere la licenza, a gestire una piccola area di prodotti che possono essere presi, in limitate quantità settimanali, in maniera gratuita, semplicemente con il proprio codice fiscale.
Prodotti vari che possono andare dai biscotti agli assorbenti, da panini confezionati a latte in polvere per i bambini (anche loro riconoscibili tramite codice fiscale), al sapone per il bucato. Prodotti ovviamente di aziende italiane che verranno selezionate secondo qualità, prezzo, ecosostenibilità e legalmente non rivendibili. Nessun italiano si ritroverebbe con la pancia vuota, con un figlio affamato o senza un pezzo di sapone, senza dover chiedere niente a nessuno, i supermercati avranno l’obbligo di riassortire i prodotti negli scaffali dedicati e di registrare le “uscite” tramite codice fiscale dei cittadini.
Istruzione
La scuola è fondamentale! Non possiamo non darle la massima importanza e migliorare il livello di scolarizzazione dell’Italia è un obbligo che non può essere sminuito dal ricadere sulle tasche dei meno abbienti. Le tasse scolastiche nella scuola dell’obbligo devono essere comprensive della mensa e dei libri, devono essere ricalcolate in maniera da far pagare il giusto a chi ha un reddito alto ed essere totalmente gratuita (comprensiva di libri, zaino, mensa ed abbonamento bus) per i non abbienti. La scuola è un costo importante per chi ha diversi figli, quei figli sono il nostro futuro.
Trasporti
Per i meno abbienti proporrei servizi trasporto urbano gratuiti, il ragionamento qui potrà far storcere diversi nasi, ma se uno ha necessità di spostarsi lo farà lo stesso, probabilmente senza biglietto. Offrire abbonamenti gratuiti ai meno abbienti (insieme alle proposte sopra) chiude il cerchio della dignità umana a basso costo economico e sociale, chi non può pagare il biglietto prenderà comunque i mezzi di trasporto, prenderà multe che non pagherà e le compagnie comunali non incasseranno nulla e non avranno neanche statistiche corrette sull’utilizzo dei loro mezzi. Tramite un abbonamento gratuito per le persone in crisi si potrà dare un contributo statale per ogni abbonamento ed avere un quadro reale dell’utilizzo dei mezzi.
Conclusioni
Le proposte scritte sopra ritengo siano molto più economiche e molto più efficienti del reddito di cittadinanza. Non abbiamo bisogno di entrare nel merito delle cose (tranne che per scuola e Trasporti pubblici), se qualcuno ha necessità di prendere cibo gratuito per un giorno, qualche mese o tutta la vita può farlo, se vuole qualcosa di diverso dovrà lavorare che sia in bianco od in nero, non è rilevante, il reddito da lavoro lo utilizzerà interamente per pagare l’affitto, mantenersi i 3Kw in casa o acquistare prodotti diversi da quelli base che può ritirare gratuitamente.
Non ci sono controlli se non la quantità massima di prodotto “acquistabile” con ogni codice fiscale, non ci sono altre tessere, non ci sono soldi che vengono trasferiti e devono essere spesi entro il mese su specifici prodotti, facciamo prima ad offrire direttamente i prodotti, non abbiamo bisogno di creare altre complicazioni.
I Servizi di Cittadinanza possono essere realmente una soluzione efficiente, dignitosa ed umana che potrebbe essere un buon modello europeo di welfare.